
Il festival di Venezia questo anno è stato probabilmente povero di glamour ma ricco di film di spessore, con Isabella Ragonese nel ruolo di madrina e una giuria di eccezione capitanata da Quentin Tarantino e che includeva anche Salvatores, Guadagnino, Neshat e Akin e che ha premiato praticamente solo film stranieri. La presenza di quattro film italiani in concorso ( La passione, La solitudine dei numeri primi, Noi credevamo e La Pecora nera) non è bastata per assicurarsi neanche un premio. La 67esime edizione di questo festival si è aperta col film Black swan e ha visto, nel suo sviluppo, la presentazione del film Somewhere di Sofia Coppola, dell'ultima pellicola di Alex De la Iglesia, di Machete di Rodriguez e di una serie di documentari, tra cui uno molto apprezzato su Vittorio Gassman e quello girato da Tornatore su Goffredo Lombardo. I pronostici delle ultime ore sono stati rispettati. Come si vociferava il Leone d'Oro per il miglior film è andato alla figlia d'arte Sofia Coppola per il film Somewhere. "Non ci posso credere, sono così orgogliosa" ha dichiarato la regista visibilmente emozionata.
Il Leone d'oro per l'insieme dell'opera, premio che non viene consegnato ogni anno ma solo quando sono presenti forti personalità, è andato invece al regista newyorkese Monte Hellman, mentre il Leone d'argento è stato consegnato al regista Alex De la Iglesia ("queste giornate a Venezia sono state le migliori della mia vita") per A Sad Trumpet Ballad , film che ha ricevuto anche il premio Osella per la miglior sceneggiatura. Il premio alla carriera è stato dato a John Woo, mentre il premio speciale della giuria è andato, con grandi applausi da parte di tutto il pubblico e della giuria, a Essential Killing di Jerzy Skolimowski ; il grande regista ha ritirato non solo questo premio ma anche quello della Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Vincent Gallo è infatti il protagonista del suo film. La Coppa Volpi per la miglior attrice è stata consegnata ad Ariane Labed per il film Attemberg.
Il Premio Marcello Mastroianni, consegnato da Guadagnino, è andato a Mila Kunis per Black Swan, mentre la Osella per miglior la fotografia a Silent Solus del regista Aleksei Fedorchenko. Il Leone del futuro opera prima Luigi de Laurentis è stato consegnato al film Majority dal regista Fatih Akin.